Il mal di testa o cefalea è un sintomo molto comune durante la gravidanza. Può apparire in una donna che non l’ha mai avuto prima o peggiorare in quelle che già ne soffrivano precedentemente. È più frequente nel primo trimestre, ma può comparire in qualsiasi momento.
In questo periodo, infatti, l’aumento improvviso della produzione di ormoni nell’organismo può favorire il malessere, destinato comunque a migliorare con il riequilibrio degli ormoni, che avviene a partire dal quarto mese. La frequenza degli attacchi si riduce anche grazie alla maggiore produzione di endorfine, sostanze che aumentano la tolleranza al dolore.
Inoltre, tieni presente che durante la gravidanza i livelli di estrogeni e progesterone aumentano, portando a congestione del sangue e vasodilatazione che spesso peggiora un mal di testa preesistente. La diminuzione della glicemia e le cadute della pressione sanguigna tipiche della gravidanza possono accentuare il problema, specialmente durante la stagione calda.
E’ normale soffrire di cefalea? Quando preoccuparsi?
Sì, è normale. Come sempre, non è motivo di preoccupazione fino a quando non è molto intenso o è accompagnato da altri sintomi come disturbi visivi (scintillazioni), vertigini o vomito.
Durante l’inizio della gravidanza il mal di testa non è quasi mai motivo di emergenza, ma ovviamente, nel caso foste preoccupate a causa di un dolore eccessivo dovreste consultare il medico o il ginecologo illustrandogli esattamente i sintomi.
Le forme più comuni di mal di testa durante la gravidanza
La donna è particolarmente soggetta al mal di testa, spesso legato alle variazioni ormonali del ciclo mestruale. Il disturbo può essere di due tipi: emicrania o cefalea muscolo-tensiva.
Emicrania: è caratterizzato da dolore violento in una sola parte del capo, la destra o la sinistra, accompagnato da nausea e vomito. Gli attacchi, che spesso costringono la donna a stare a letto, hanno frequenza sporadica. In gravidanza, però, questo tipo di attacchi tende a diminuire.
Cefalea muscolo-tensiva: si manifesta con un dolore localizzato in genere sulla fronte o sulla nuca, che può estendersi anche ai muscoli del collo e delle spalle.
E’ un mal di testa di media intensità che, pur non condizionando lo svolgimento delle attività, tende a perdurare nel tempo. Si pensa che la causa sia un eccesso di contrattura dei muscoli provocato da tensioni emotive. Di solito questo tipo di cefalea migliora in gravidanza, tranne che per quelle donne, già ansiose, che vivono l’attesa con inquietudine.
Alcuni modi per prevenire il mal di testa in gravidanza: i rimedi
Evitare i ritmi di lavoro pesanti: per eliminare la sensazione di tensione dovuta ad affaticamento e stress, è meglio praticare quotidianamente una moderata attività fisica: passeggiate, ginnastica, yoga per gestanti e nuoto;
Fare pasti leggeri e frequenti: concentrando l’assunzione di cibo solo a pranzo e a cena, la digestione è più lunga e laboriosa, con riflessi sulla circolazione sanguigna e, di conseguenza, sul mal di testa. E’ meglio optare per spuntini frequenti a metà mattina o a metà pomeriggio, a base di frutta, yogurt o verdure crude (carote, finocchi, eccetera).
Non saltare mai la prima colazione: l’emicrania può essere provocata dall’ipoglicemia, ovvero la carenza di zuccheri. Dopo il lungo riposo notturno, è consigliabile fare una ricca colazione a base di latte o yogurt, succhi di frutta, fette biscottate con un cucchiaino di marmellata.
Evitare cioccolato, cibi piccanti, formaggi molto stagionati: sono alcuni degli alimenti che nelle donne predisposte all’emicrania, possono scatenare una crisi.
Il mal di testa come sintomo di un problema maggiore
Alcuni mal di testa in gravidanza rappresentano un sintomo, ovvero un segnale di altri disturbi, alcuni dei quali caratteristici del periodo della gravidanza. Consultate quindi il vostro medico per scoprire e curare i malesseri che ne sono all’origine (pressione arteriosa alta, pressione arteriosa bassa, anemia, calo o alterazione temporanea della vista).