Si può mangiare la pancetta in gravidanza?
La risposta breve è sì, puoi goderti la pancetta durante la gravidanza. La pancetta ben cotta è sicura da mangiare durante la gravidanza, con alcune indispensabili accortezze. A differenza di altri salumi, come prosciutto cotto e mortadella ,che subiscono processi di lavorazione a temperature superiori ai 70 gradi ( temperatura che abbatte batteri come la toxoplasmosi) la pancetta richiede si una accurata cottura.
La pancetta è un gustosissimo salume che si ottiene con carne di maiale, talvolta di tacchino. La carne subisce un processo di stagionatura e nella fase di preparazione vengono utilizzati in grande quantità sale, spezie, nitriti, additivi vari, talvolta zucchero per accentuarne il sapore e favorirne la conservazione. Indubbiamente non è il tipo di alimento più consigliato in un’ottica di sana alimentazione proprio per le ragioni che abbiamo appena citato.
E il Bacon americano? Si può mangiare la pancetta affumicata in gravidanza?
Si tratta di carne affumicata, teoricamente sicura, anche se andrebbe comunque cotta per eliminare ogni tipo di problema potenziale riconducibile a pericolosi batteri e protozoi. Siamo davanti ad un alimento che dovrebbe essere sempre trattato, in tutto e per tutto, esattamente come la pancetta nostrana, senza che il lungo processo di affumicatura possa essere considerato come qualcosa che fa la differenza. Non vogliamo demonizzare il consumo di pancetta in gravidanza poiché in realtà potresti trarne qualche piccolo beneficio. Vediamoli nel dettaglio.
Benefici per la salute legati al consumo di pancetta in gravidanza
Ecco alcuni benefici del consumo di pancetta durante la gravidanza:
– Energia: la pancetta è una buona fonte di colina, simile alle vitamine del gruppo B ed è ritenuta essenziale per lo sviluppo del cervello nel bambino in crescita. La colina aiuta anche a migliorare la memoria e il buon funzionamento del sistema nervoso;
– Sazietà: il bacon è ricco di proteine e ti fa sentire sazia anche se mangi di meno.Considera che è un alimento ricco di grassi e povero di carboidrati un piccolo aiuto per il controllo del peso delle donne durante la gravidanza;
– Ricco di proteine: è un’ottima fonte di proteine vitale per lo sviluppo del feto. Le proteine sono indispensabili per il corretto sviluppo di ossa, pelle, capelli e del sistema muscolare. Offre inoltre tutti gli aminoacidi essenziali per il benessere del tuo corpo;
– Antiossidante: contiene selenio. Forse non lo sai ma la pancetta è una buona fonte di selenio, un antiossidante che aiuta a combattere le malattie e promuove lo sviluppo della tiroide nel feto
– Fonte di fosforo: il fosforo è cruciale per lo sviluppo dell’adenosina trifosfato indispensabile per lo sviluppo del bambino;
– Vitamina B: la pancetta è una fonte di vitamina B, essenziale per lo sviluppo del sistema nervoso nel feto.
Tutto considerato puoi pensare di inserire questo alimento nella tua dieta ma con con moderazione.
Quanto spesso puoi mangiare la pancetta in gravidanza?
La pancetta contiene una grande quantità di grassi saturi e quindi, in gravidanza, dovrebbe essere consumata con estrema moderazione, soprattutto dalle donne che hanno un indice di massa corporea più elevato. Durante la gravidanza, l’apporto calorico aumenta da 2200 a 2900 calorie/giorno circa. Quindi, il consumo di pancetta in gravidanza, dovrebbe essere limitato per prevenire l’eccessiva assunzione di grassi saturi e di sale e il conseguente aumento di peso e ritenzione idrica. Ovviamente questo sono indicazioni di massima e l’apporto calorico deve essere valutato da persona a persona con l’aiuto del proprio medico al quale è sempre bene fare riferimento.
Nello specifico quali sono i rischi nel mangiare la pancetta in gravidanza?
Alcuni rischi associati al consumo di pancetta in gravidanza sono davvero significativi e vale senza dubbio la pena di analizzarli nel dettaglio:
– Listeriosi: un batterio comune che si trova nella pancetta cruda, in molti salumi e nella carne cruda. La listeria comporta un elevato rischio di aborto spontaneo, di parto prematuro o di morte del feto. Nei bambini, potrebbe portare a infezioni e persino a causare gravissime disabilità come paralisi, disabilità intellettiva o portare convulsioni. La raccomandazione è di rispettare le norme igieniche di base (evitare il contatto fra carni che possono contaminarsi e lavarsi bene le mani dopo aver maneggiato carni crude o salumi) e di cuocere sempre molto bene la pancetta prima di consumarla. Fai attenzione anche all’abitudine di aggiungerla su altri alimenti come tocco finale, per esempio sulla pizza, perché il calore della cottura residua potrebbe non garantirti la sicurezza di questo alimento;
– Grassi saturi: alti livelli di grassi saturi possono portare ad un indesiderato aumento dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue e le conseguenze possono essere il restringimento dei vasi sanguigni dovuto proprio al
depositarsi di queste placche di grasso fino ad arrivare a futuri problemi cardiaci;
– Conservanti: la pancetta, come molti salumi, contiene una grande qualità di nitriti, conservanti considerati da tempo cancerogeni;
Idealmente, la pancetta dovrebbe essere consumata entro un paio di giorni dall’apertura della confezione e rispettando rigorosamente le indicazioni sulla conservazione e le norme igieniche di base. Se si intende utilizzare solo una piccola porzione di pancetta confezionata, è necessario conservare con cura la carne rimanente.